destionegiorno
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L’Etna l’ha vista nascere e crescere tra le nere pietre laviche e sotto un cielo blu, adesso vive a Favara in provincia di Agrigento all’ombra dei templi e con lo sguardo volto all’azzurro mare. Ha due meravigliosi gioielli: le sue figlie. Scrive per moti d’animo che non riesce a frenare, tiene ... (continua)
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Nunziata Mannino
Le sue 16 poesie in Sociale
| Potreste, per favore,
costruire parchi
dove correre a nascondersi
con il cuore pulsante solo per la paura
che il tuo compagno di giochi
ti veda e scopra il tuo segretissimo posto?
Potreste, per favore,
alzare reti
da scalare per avventure
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| Quanto dolore
nella notte del male
e quanto è freddo il pianto
per i cuori di pietra.
Non ricerca fulgida luce
di albe migliori,
il male.
Si nutre dell’altrui dolo
non vi è martello che ne spacchi il suolo.
Scavi solchi nel mio
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| Se io al calduccio posso stare
fortunato mi posso chiamare,
c’è chi un tetto non ce l’ha
neanche una mamma, neanche un papà.
Se poi mi fa male il pancino
ho un medico sempre vicino,
poveri i bimbi senza medicine
senza la frutta e le
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| Torna la sera sui portali antichi
poche le voci quasi fossero preci
nascoste nei portoni
vivaci un tempo di carrozze e feste.
Muti i verdi giardini e le fontane arse
solitario un gatto vagabonda
in questa notte di pece
con i suoi occhi di
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| Stanca risacca l'umana anima
ormai velata nella calata notte.
Neppure la tempesta di mare
sveglierà i capitani dei velieri.
Una bandiera troverà morte
sull'asta di un porto sicuro.
Tutto accadrà sotto il sole
nelle
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| Vedi l'arcobaleno
che s'alza in cielo senza gocce perlate
respira a fatica nella celeste volta
non più si posa a coronare sogni
di beltà futura dopo la tempesta.
Spente le luci dei suoi sette colori
dipinge nell'arco i suoi
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| Serba e cingi e allieta
salva dagli occhi feroci di chi slava le anime
i colori dell’uomo
che nessuna tempesta ne tolga più lo splendore.
Lungo la strada srotolata ai piedi della vita
ora fiammeggia la veste nigra
nel viaggio diurno
ora
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| E attendere le nuvole
quelle foriere di pioggia
per rubarne l’anima
e tutte le seti umane
dissetare nel bisogno...
forse il mio è solo un sogno.
Spalancare le braccia al cielo
e riempirsene il cuore
e in ogni angolo recondito
dove il
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| Ridipingi luna
nella veglia del tuo lume
sentieri luminosi a chi cerca lavoro
cosicché al mattino i cieli
non stillino più dolori sulla strada
dei benservito echeggianti .
Imbratta la loro via
rubando dall’alba,
maestra di
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Fiorisci speranza perduta di abbracci
in germe dimori e pianti ti servan da
pioggia che tanti oramai ne abbiam fatti,
ma tu seme piantato nel cuore dell’uomo
non trovi mai strada
millenni in cammino e rovi di spina
e rovi cresciuti da mano
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Mille giorni d'attesa,
a sentirmi già un ricordo
per chi mi aveva amato
in questo mondo.
Quando ogni speranza si era resa,
e il mondo mio muto e sordo
cercava ormai riposo
riprese ad albeggiare.
E l'ho rubato, sai,
il cuore tuo e
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| E quel giorno
il bianco inviolato
di un abito da sposa
ti imposero
e lo macchiarono di infamia,
di male d'amore
da te non certo corrisposto.
Piccola sposa,
pochi anni di infanzia
hai vissuto e
mille te ne aspettano
da prigioniera
nel corpo
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| Nel mondo degli uomini bambini
sorrisi nascono senza pretesa alcuna
e vagano agli angoli del volto
scivolando umili ai tuoi piedi.
Pretendono risposte
lanciano sfide
senza paura di perdere l’anima
e di morire nei tuoi occhi.
Raccattali non
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| Sentii dentro tremore di Divino
quando lasciai gli alberi
e scesi giù per un cammino
in cui pianti e gioie mi era dato sentire
di pari passo con il mio agire.
Su questo sentiero di umana passione
impastato di odio e d’amore,
unica madre
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| Lì, giù in basso,
dove voglia alcuna
di riscatto non alberga
giunge il tuo passo,
e risuona e si ode
nella cecità di una vita
e porta con sé
grandi mani e doni speciali
a riscaldare ai bordi
incartonati della
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